L’anticipo TFS è un finanziamento dedicato ai dipendenti pubblici e statali che vanno in pensione (nuovi pensionati). Non può essere richiesto da chi è ancora in servizio. È un servizio di cui possono godere tutti i neo pensionati, senza alcuna eccezione, compresi coloro che hanno usufruito del pensionamento anticipato, la cosiddetta pensione Quota 100.
Anticipo TFS dipendenti in servizio
E i dipendenti in servizio? Purtroppo non possono richiedere l’anticipo. E’ una confusione spesso ingenerata dal termine “anticipo”, ma coloro che ancora sono in servizio non possono richiedere questa forma di finanziamento. La parola è usata perchè, purtroppo, i tempi di erogazione del TFS sono piuttosto lunghi e quindi si tratta di un “anticipo” sulla normale erogazione.
Di cosa si tratta
L’anticipo TFS per i dipendenti pubblici e statali ha un’importanza rilevante nella pianificazione finanziaria. Oltre a costituire una tutela economica e sociale, rappresenta un diritto per ottenere subito, in modo immediato, la liquidità di cui avete bisogno.
Il Trattamento di Fine Servizio (TFS) non è altro che il TFR per i dipendenti pubblici e statali, è una forma innovativa di finanziamento dedicata ai nuovi pensionati. Consente di ottenere fino al 100% del Trattamento di Fine Servizio/Rapporto maturato, in anticipo rispetto alle lunghe tempistiche di liquidazione previste dall’INPS. Tale procedura ha numerosi vantaggi. Per accedere al TFS/TFR sarà necessario richiedere il certificato di liquidazione. L’erogazione avviene in un’unica soluzione sul c/c intestato al cliente. Non richiede inoltre nessun costo aggiuntivo per oneri di istruttoria, infine non è previsto l’obbligo di apertura del conto corrente.
Rispetto al TFR, il TFS, inoltre ha carattere non solo di salario differito, di natura retributiva, ma ha anche carattere previdenziale, tanto che viene versato, in parte dal datore di lavoro, e in parte dal dipendente e si calcola sull’ultima retribuzione integralmente percepita.
Anticipo tfs: documentazione da presentare
La documentazione da presentare è semplice e a portata di mano. È necessario distinguere quella anagrafica, da quella di tipo reddituale.
Nella documentazione anagrafica del richiedente rientra il documento d’identità in corso di validità, il codice fiscale se non desumibile dal documento di reddito. Se il richiedente è un soggetto extracomunitario occorre anche il permesso/carta di soggiorno.
Tra la documentazione reddituale del richiedente è necessario presentare l’ ultimo cedolino pensione – se pensionato o l’ultima busta paga, se il soggetto pensionato non ha ricevuto ancora l’accredito della pensione.
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